MUSEO DELLE ANTICHITÀ EGIZIE - TORINO
Il Museo delle Antichità Egizie di Torino, meglio conosciuto semplicemente come Museo Egizio, è considerato, per il valore dei reperti, il più importante del mondo dopo quello del Cairo.
Nel 1759 un appassionato egittologo di Padova, Vitaliano Donati, si recò in Egitto per effettuarvi scavi e ritrovò vari reperti, che furono inviati a Torino.[5] Ad inizio dell'800, all'indomani delle campagne napoleoniche in Egitto, in tutta Europa scoppiò una vera e propria moda per il collezionismo di antichità egizie. Bernardino Drovetti, piemontese, console generale di Francia durante l'occupazione in Egitto, collezionò in questo periodo oltre 8000 pezzi tra statue, sarcofaghi, mummie, papiri, amuleti e monili vari.
Nel 1824 il re Carlo Felice acquistò questa grande collezione per 400.000 lire[5] ed unendovi altri reperti di antichità classiche di Casa Savoia, tra cui la collezione Donati, diede vita al primo Museo Egizio del mondo.[3] Sul finire dell'Ottocento il direttore del museo, Ernesto Schiaparelli, avviò nuove acquisizioni e si mise personalmente a condurre importanti campagne di scavi in Egitto.
In questo modo, intorno agli anni trenta del '900, la collezione arrivò a contare oltre 30 000 pezzi in grado di testimoniare ed illustrare tutti i più importanti aspetti dell'Antico Egitto, dagli splendori delle arti agli oggetti comuni di uso quotidiano.[3] Il museo è dedicato esclusivamente all'arte egizia. Al suo interno si possono trovare mummie, papiri e tutto ciò che riguarda l'arte egizia (compresi animali imbalsamati).
fonte: wiki
MUSEO DELLE ANTICHITÀ EGIZIE - TORINO
Informazioni article by:NETWORK PORTALI, Pisa